I mercati mediterranei sono l’emblema di colori e profumi, luoghi di aggregazione nel quale un turbinio di sensi avvolge il visitatore, percorsi sensoriali creatisi tramite isole di colore, un apparente caos caratterizza questi luoghi dalle mille sfumature e sapori.
Tendoni colorati tesi sulle strade, le cassette di fiori e frutta, una teoria di profumi e suoni che raccontano il Mediterraneo. La sua storia passa attraverso gli antichi mercati ed è rappresentata da un patchwork ragionato di uniti fantasie, stampe e righe, una rappresentazione libera ed estiva che contaminata dalla pulizia dei nuovi canoni estetici, trova un suo linguaggio contemporaneo.
Colori primari, ingenui, netti, quelli delle vecchie scatole di conserva del pesce azzurro. Il rosso, il giallo, l’azzurro e il blu sono presentati accanto a tonalità della fauna marina, come il verde sardina, il blu balena e il grigio alluminio. Le righe tornano a spezzare gli outfit con un sapore fresco e colorato. I look si presentano uniti, le polo e la maglieria vivono di righe, la camiceria presenta i classici bastoncini messi in orizzontale, rinnovando così dei grandi classici. I materiali vivono di colori pieni e puri e mischie in lana accompagnano i capi di attacco stagione.
Il banco delle spezie e del sale regala i suoi colori e i suoi profumi ad un tema che nasce da un gusto rustico dei materiali come il lino crudo, gli écru dei cotoni e le tinture dai toni leggeri e pastellati. I materiali riprendono il gusto greggio dei sacchetti di sale e le strutture dei canestri delle spezie. Il sale, filtrando il mare, ha rubato sfumature leggere dai toni minerali dell’ossido di ferro e di rame. I rosa e i celesti ottenuti sono le note colorate di questo tema di naturalezza e naturalità.

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